Best Selling Books by Uri Orlev

Run, Boy, Run is the extraordinary account of one boy''s survival of the Holocaust. Srulik is only eight years old when he finds himself all alone in the Warsaw ghetto. He escapes into the countryside where he spends the ensuing years hiding in the forest, dependent on the sympathies and generosity of the poor farmers in the surrounding area. Despite the seemingly insurmountable odds, several chases, captures, attempted executions, and even the loss of his arm, Srulik miraculously survives.

Living on the outskirts of the Warsaw Ghetto during World War II, fourteen-year-old Marek and his grandparents shelter a Jewish man in the days before the Jewish uprising.

A novel about the experiences of a Jewish boy and his father during the Holocaust in Poland.

In 1947, seventeen-year-old Yulek, the only member of his immediate family to survive the German concentration camps, joins a group of young Jews preparing to live on a kibbutz in Israel, unaware that his aunt living in London is looking for him.

Michael’s grandfather has a secret—a secret that’s almost too strange to share . . . When Michael moves to Israel, he leaves loneliness behind and steps into the light of his grandfather’s magic. Like a sorcerer’s apprentice, Michael learns how to blur the lines between dreams and reality when his grandfather hands down the most precious of gifts—a gift that allows Michael passage into his grandfather’s dreams. Written with a quiet simplicity that wins the reader over at once Uri Orlev writes in a style so sure and yet so unassuming that it is certain to linger in reader’s minds long after turning the last page.

Ten-year-old Lydia describes her childhood escapades in pre-World War II Romania, her struggles to understand her parents'' divorce amid the chaos of the war, and her life on a kibbutz in Palestine. Based on the life of the Israeli poet Arianna Haran.

Varsovia, Segunda Guerra Mundial, asedio nazi sobre los judíos polacos... En esta novela la historia nos habla de injusticias, de sufrimientos, de marginados y perseguidos. Sin embargo, a través de los ojos del joven Yúrek se abre una puerta a la solidaridad, a la amistad, a la esperanza de un futuro de paz donde ya no existan vencedores ni vencidos.

Una novela apasionante y divertida, siempre escrita desde la perspectiva de una niña judía, contada con la autenticidad y espontaneidad de una autobiografía. Lidia es encantadora, indomable y magníficamente libre de espíritu para su edad. Es una historia ambientada con fuerza en la Segunda Guerra Mundial y la niña sufre las consecuencias de esos terribles tiempos: ausencias, angustias, divorcio de los padres y camino lleno de esperanzas y miedos hacia la tierra de Palestina. Uri Orlev ha creado una verdadera y original protagonista, que se gana nuestra admiración y simpatía y que los jóvenes lectores van a querer desde el primer momento.

Miguelito recibió el mejor regalo de cumpleaños: una camiseta con el dibujo de un león. El esta muy emocionado, hasta que descubre que el león se ha despertado y que tiene su propio carácter.

In this compelling novel that takes place in Poland during World War II, a devout young Catholic boy discovers that you shouldn''t judge people based on hearsay. Marek is convinced that the Jews are ugly people with strange habits until his contact with a Jewish escapee from the Warsaw ghetto and his mother''s secret revelations about his own background prove him wrong. Text copyright 2004 Lectorum Publications, Inc.

In this novel "the Nazi occupation of Poland is seen through the eyes of a samll boy, Yurik, who with his younger brother, Kazik, manages to survive by transmuting the horrors around them into an ingenious series of children''s games."

»Wir haben viele Bücher über jüdische Schicksale in der Nazizeit, dies ist eines der besten. Ein ganz großer, in sich ruhender Roman. Unvergesslich.« Berliner Morgenpost Jurek ist elf, als er mit seiner Mutter und dem jüngeren Bruder Kazik ins Warschauer Ghetto kommt. Es ist kein leichtes Leben, doch Jurek und Kazik sind noch arglos: Sie wissen, dass Krieg herrscht, und spielen ihn mit ihren Bleisoldaten nach. Was es in diesen Zeiten heißt, Jude zu sein, begreifen sie erst allmählich. Das Leben im Ghetto wird zunehmend schwerer, mit jedem Tag steigt die Gefahr, gefangengenommen und deportiert zu werden. Immer wieder müssen die Brüder flüchten und ihre Verstecke wechseln. Dem Schicksal können sie dennoch nicht entgehen und kommen in das Konzentrationslager Bergen-Belsen – das beide aber am Ende überleben.

La abuela tejedora llega a una peque a ciudad. Teje su casa con jard n y tambi n teje un par de nietos. Cuando lleva a los ni os de estambre a la escuela, no todos est n dispuestos a quererlos como ella. Ante los prejuicios de la gente, la abuela debe tomar una medida dr stica.

L’autobiografia di Uri Orlev, il più grande scrittore israeliano per ragazzi, autore dell’Isola in via degli uccelli. Questa è la storia di come un ragazzo ebreo attraversa l’Olocausto e diventa scrittore. Ma non è un racconto di disperazione, malgrado le atrocità e le tante morti di cui l’autore purtroppo da piccolo è stato testimone, né di sentimentalismi. Orlev ha vissuto esattamente come un bambino qualsiasi, con il coraggio e la straordinaria forza vitale dell’infanzia, come il protagonista di un’avventura, eroe invincibile di un racconto.

Questa è la storia di Eliusha, cinque anni, che all''inizio della Seconda guerra mondiale si trasferisce con la sua famiglia dalla cittadina in cui vive nell''Unione Sovietica in una zona desolata del Kazakistan. Mentre suo padre raggiunge l''esercito russo per combattere contro i nazisti, Eliusha e la sua famiglia devono affrontare la nuova vita in un villaggio sperduto, dove gli abitanti hanno abitudini completamente diverse dalle loro. Gli inizi sono duri, ma Eliusha lentamente conquista l''amicizia dei coetanei. Quando finisce la guerra, la madre decide di intraprendere un lungo e pericoloso viaggio, e di trasferirsi in Israele, la terra che molti chiamano ''casa''. Così il piccolo è catapultato nella vita di uno dei primi kibbutz, simbolo della nascita dello Stato di Israele. Ispirato a una vicenda vera come Corri ragazzo, corri, il nuovo romanzo di Uri Orlev è un''avventura densa di emozioni, ma anche una fonte preziosa per conoscere la Storia più recente e l''impatto che ogni guerra produce sulla vita di adulti e bambini innocenti.

Una fuga senza fine e senza la nozione di un fine chiaro, certo, riposante. Solo per salvarsi la vita a tratti, per prendere respiro. Un bambino di otto anni, fuggito dal ghetto di Varsavia – dove ha visto sua madre sparire in un attimo come per una malefica magia – passa da un gruppo di ragazzi alla macchia, a case di contadini protettivi o malvagi e delatori, a soldati tedeschi spietati o umani; dorme sugli alberi, nelle tombe e, a forza di nasconderlo, arriva a dimenticare di essere ebreo. «Ti ordino di sopravvivere» gli aveva detto il padre prima di venire ucciso. E, per avere la forza di seguire quell''ordine, il ragazzo è costretto a cancellare il ricordo del suo passato, della madre e del paese della sua infanzia, come i continui addii del presente. Dimenticando, Yoram concentra tutta la sua energia nel momento in cui vive, povero, affamato, senza protezione, a un certo punto perfino senza un braccio, che il chirurgo si è rifiutato di curare, riconoscendolo ebreo. Ma la corsa prosegue, e ‘il bambino biondo senza un braccio’ rimane in mente come un’inesausta sfida alla morte. In Israele, dove oggi vive e insegna, Yoram Friedman ha raccontato la sua storia – perché questa è una storia vera – che Uri Orlev ha ascoltato dalla sua voce e scritto con commozione e intensa partecipazione. «Orlev ci mostra come i bambini possano sopravvivere senza amarezza in tempi duri e terribili». Premio H.C. Andersen, la giuria «I libri si possono paragonare ai bambini, anche loro si allontanano da te per prendere la propria strada. E come loro – sebbene in modo diverso – possono sorprenderti». Uri Orlev «Raccontare la Shoa guardandola con gli occhi di un bambino. Con innocenza, sincerità, persino con humour. È quello che fa Uri Orlev, scrittore sopravvissuto al lager, nei suoi bellissimi libri per ragazzi». Il Messaggero «La sua migliore qualità è un senso di umanità in condizioni disumane... La forza, in altre parole, non coincide con la durezza». The Guardian

During World War II a Jewish boy is left on his own for months in a ruined house in the Warsaw Ghetto, where he must learn all the tricks of survival under constantly life-threatening conditions.

1942: il Ghetto di Varsavia attraverso gli occhi di un bambino. Un''insolita storia di sogni, paure, giochi e poesia. «L''Olocausto è la mia infanzia e c''erano molte cose belle e divertenti allora, che non si possono avere se si cresce invece in tempo di pace. [...] Volevo scrivere di un bambino nel ghetto che diventa una sorta di Robinson Crusoe in una città vuota: per sopravvivere prende dalle altre case ciò che gli serve come Robinson prendeva dai relitti di altre navi sospinte sulla spiaggia dalle onde». Uri Orlev

In un luogo lontano nello spazio e nel tempo, dove i draghi sono sacri e intoccabili e il loro canto alla luna risuona nelle foreste bandite all’uomo, due Paesi regnano ognuno a suo modo. Separati dall’impenetrabile Valle delle Nebbie – che solo i misteriosi Taciturni e pochissimi altri eletti, vincolati da un giuramento di morte, sanno attraversare – il Paese Occidentale e quello Orientale hanno imposto ai loro abitanti usanze che si perdono nella bruma dei secoli. Amore, amicizia, armonia, concordia sono i pilastri su cui si basa la pacifica civiltà del primo, mentre morte, crudeltà, caos, odio e violenza sono le cruente fondamenta su cui si regge il secondo. Senza sospettare l’uno dell’esistenza dell’altro, se non come ricordo tramandato da oscure leggende, l’equilibrio tra i due regni sarebbe conservato in eterno, ma un’arcana profezia e il rapimento della principessa del Paese Occidentale, la bella e giovane Maililla, daranno adito a strane, incerte, pericolose compagnie di ricerca... Un grandissimo scrittore ci parla con semplicità e senza retorica dell’eterna lotta del Bene contro il Male, del posto che occupano nel mondo e in ognuno di noi, tessendo un’opera magistrale sull’imperfetta perfezione umana. «I libri si possono paragonare ai bambini, anche loro si allontanano da te per prendere la propria strada. E come loro – sebbene in modo diverso – possono sorprenderti». Uri Orlev «La sua migliore qualità è un senso di umanità in condizioni disumane... La forza, in altre parole, non coincide con la durezza». The Guardian

Three-year-old Michael hates having his hair washed in the bathtub every Tuesday night, a time when he cries and cries.

Alex, onze ans, petit garçon juif de Pologne a vu le monde s''écrouler autour de lui : sa mère arrêtée, ses amis disparus... Et voilà que les Allemands emmènent son père, ainsi que tous les habitants de la rue. Alex se retrouve seul dans le ghetto vide et s''aménage une cachette, une " île " où il tente d''organiser son attente. Les mois passent, les espoirs s''amenuisent. Soudain, une voix, venue d''un monde oublié...

A young boy who lives in Jerusalem amidst war and unrest learns that once he tames the monster under his bed, it can actually become a special friend he can turn to for comfort and protection. He thus begins to cope with feelings of fear, examines cultural conflict, deals with the loss of his father, and learns to accept his mother''s new companion. Text copyright 2004 Lectorum Publications, Inc.

Lo cotidiano puede resultar insólito para los niños. En especial si es una niña como Daniela. Ella es mas grande que su gato y su prima pero mas pequeña que los niños del jardín infantil. Eso a ella le molesta porque quiere ser grande. Una noche crece vertiginosamente y ahí comienza esta maravillosa historia...

Jonathans Schnuller ist etwas Besonderes. Deswegen ist die Not auch immer gross, wenn er verschwindet. Aber das soll jetzt anders werden. - Ab 3.

The lion on Michael''s T-shirt comes to life and jumps off, and Michael must convince him to get back onto the shirt before his parents find out.

During World War II a Jewish boy is left on his own for months in a ruined house in the Warsaw Ghetto, where he must learn all the tricks of survival under constantly life-threatening conditions.