New Releases by Stanislaw Lem

Saggi sovrani, furbi contadini, cavalieri coraggiosi, fanciulle in pericolo, draghi minacciosi sono i protagonisti di queste pagine: tutto già sentito, letto, visto mille volte. Se non che qui re, villani, principi, donzelle e persino i mostri non sono in carne e ossa, ma in lamiera e connettori. Ad animare i loro cuori, o meglio i loro circuiti, una magia fatta di algoritmi. Tra le opere più iconiche di Lem, Fiabe per robot (1964) raccoglie una dozzina di racconti dai toni via via surrealisti o visionari, filosofici o comici, sempre venati da un disincantato umorismo. Tra impavidi elettroguerrieri e tiranni impauriti dal potere dei sogni, Lem svela con la sua ottica straniata come la vera insidia sia l''essere umano, facendo riassaporare al lettore tutto il piacere del "c''era una volta" in un''inedita veste cibernetica.

Un escenario único desde el que asomarnos directamente al abismo. Una historia sobrecogedora en la que los ideales se muestran como el último antídoto contra la pérdida de la esperanza. Entre los muertos, es una de las obras más duras y personales del polaco Stanislaw Lem. Oculta durante seis décadas por deseo del autor y dotada de una fuerte carga autobiográfica, esta novela narra los años más oscuros de la ocupación nazi que Lem vivió en primera persona en su ciudad natal, Leópolis. La historia se presenta a través de dos personajes: Stefan Trzyniecki, alter ego de Lem al que ya conocimos en El hospital de la transfiguración; y Karol Wilk, un joven genio de las matemáticas que se ve atrapado por la contienda y obligado a ocultarse en un taller de automóviles donde solo trabajan judíos. Matrimonios que huyen del gueto en plena noche, pogromos, matanzas, deportaciones y desapariciones. Judíos enterrados durante meses en oscuras habitaciones tapiadas. Transportes letales a los campos del infierno en Bełżec. CRÍTICA «El universo sigue luchando por ponerse a la altura de la inmensa fuerza creativa que fue Stanisław Lem.» —The Washington Post ««Lem desarrolla cuidadosamente a sus personajes antes de grabarlos con las tensiones de la guerra, mostrándolos como arquetipos del valor, la cobardía, la perfidia y el amor.» —Village Voice «Un fenómeno llamado Lem no se convirtió en escritor, sino que surgió de la cabeza de Zeus como Atenea, completamente armada; pero con una Remington portátil en lugar de una lanza.» —Bloomsbury Review «Absorbente, también, ver a Lem esbozar muchos de los temas e ideas que más tarde desarrollará brillantemente en su ciencia ficción.» —Kirkus Reviews «En sus obras sobrevuela un hondo pesimismo y la certeza de que el hombre es su peor enemigo.» —Nuria Azancot, El Cultural

Lem, uno de los maestros indiscutibles de la narrativa europea del siglo XX, describe en esta obra todo lo que hay de monstruoso en el espíritu humano. El hospital de la transfiguración fue la primera novela escrita por Stanisław Lem y, a la vez, la primera parte de la trilogía Tiempo no perdido , un ambicioso ciclo, inédito como tal durante sesenta años, que describe las vivencias del propio autor durante los duros episodios de la ocupación nazi en su ciudad natal de Leópolis. La novela narra la historia de Stefan Trzyniecki, alter ego de Lem, un joven doctor que, en los primeros meses de la invasión de Polonia, encuentra empleo en un hospital psiquiátrico enclavado en un bosque remoto. La locura del exterior se filtra poco a poco entre los muros del hospital, y así Trzyniecki se empeña en salvar a sus pacientes en ese lugar que parece «fuera del mundo», frente a un grupo de sádicos doctores que realizan atroces experimentos con los enfermos internados en el centro. Mientras, los nazis peinan los bosques en busca de partisanos y deciden convertir el sanatorio en un hospital de las SS. CRÍTICA «Cruda metáfora kafkiana, tan hermosa como terrible.» —Héctor J. Porto, La voz de Galicia «En 1948, en plena canícula, Lem escribió Hospital de la transfiguración, una novela realista sobre un joven médico que observa las ambigüedades morales en un hospital psiquiátrico... El libro está lleno de buenas observaciones, como cuando el médico oye a un paciente gritar "como si estuviera practicando", y presenta el tipo de filosofar que distingue a la ciencia ficción de Lem.» —The New Yorker «El hospital de la transfiguración comparte con el resto de las obras de Lem una especial clarividencia en el retrato de la naturaleza humana y una abierta crítica de los sistemas opresivos y enfermizos» —El Día de Córdoba «El autor polaco se propuso interpretar la verdad más elevada no solo en el universo visible, sino también en el invisible. Y lo hizo para susurrar a la soberbia de las nuevas diosas, la Técnica y la Historia, que cualquier intuición de verdad superior —exista o no— habrá́ de cegarnos sin remedio. Implacable.» —Francisco Casavella, Babelia «Sin dejarse llevar por las transformaciones estilísticas o de composición de trama, Lem arrojó una novela que no escoge el camino más fácil ni se resuelve por la vía directa. A lo largo del libro, abundan los símbolos y los gestos que explican al personaje antes de que éste se explique. Una novela agra- dable y de fácil lectura, capaz de marcar una posición ideológica sin jugar a los maniqueísmos.» —Lucas Martín, La opinión de Málaga

EDEN (1959) Un Coordinatore, un Dottore, un Ingegnere, un Chimico, un Fisico e un Ciberneta. Sono l''equipaggio di una navicella spaziale che precipita su Eden, pianeta di un lontano sistema solare di sfolgorante e bizzarra bellezza, su cui i sei esploratori trovano tracce di vita intelligente: fabbriche di oggetti misteriosi, labirinti di vicoli ciechi e passaggi nascosti, cupole, statue giganti. E ovunque immagini di morte: pietre tombali, fossi ricolmi di corpi, cumuli di scheletri. Ma la scoperta più sconvolgente è quanto la civiltà di Eden somigli a quella terrestre... Scritto nel 1958, Eden apre la fase più matura e complessa della produzione fantascientifica di Stanisław Lem e, tra echi orwelliani e sensuali immagini della natura, ci ricorda che, di fronte a un''altra cultura, ci sono sempre almeno due prospettive possibili, entrambe valide: quella di chi osserva e quella di chi è osservato.

L''umanità non è riuscita a sconfiggere il proprio istinto aggressivo, ma ha messo a punto un espediente per sfogarlo senza rischiare di distruggere l''intero pianeta: le maggiori potenze mondiali hanno spostato sulla Luna lo sviluppo e la produzione di armamenti affidandoli a robot autoprogrammati. Ma qualcosa va storto: i robot cessano di comunicare con la Terra. Per scoprire cosa sia successo, viene inviato in missione segreta sulla Luna Ijon Tichy. Questi, tuttavia, una volta giunto, viene casualmente colpito dagli effetti di un''arma ultrasonica che rompe la comunicazione tra i due emisferi del suo cervello: la parte sinistra non sa niente di cosa stia avvenendo sulla Luna, la destra non lo vuole rivelare. E l''astronauta si trova al centro di una duplice lotta: quella tra le potenze mondiali pronte a tutto pur di impadronirsi di ciò che Ijon Tichy sa, e quella tra le due metà della sua mente, ciascuna delle quali cerca di prendere il sopravvento. Pieno d''azione e di sottile ironia, ma anche fondato su una rigorosa base scientifica, Pace in Terra è un ritratto satirico del mondo al tempo della Guerra Fredda e della corsa agli armamenti; un racconto che va oltre i confini della letteratura fantascientifica per regalare al lettore una contemporanea, godibilissima versione della storia di Dr. Jekyll e Mr. Hyde.

In un lontano futuro, tra le rovine di una costruzione sepolta dalla lava, viene ritrovato un manoscritto appartenente al Tardo Neogene. Su questa base un anonimo studioso tenta di ricostruire i caratteri di quella civiltà ormai in crisi, scomparsa improvvisamente in seguito a una misteriosa epidemia che distrusse la carta, cancellando quasi ogni memoria scritta dell''umanità, e riporta alla luce il contenuto dell''unico documento miracolosamente scampato alla catastrofe: le Memorie trovate in una vasca da bagno. L''autore di queste ultime e protagonista del romanzo è un agente segreto dell''era Precaotica, giunto in un luogo ermeticamente chiuso e retto da oscuri rituali, detto l''Edificio, dove gli viene affidata una cruciale missione, il cui oggetto egli cerca invano di conoscere, mentre viene coinvolto in un labirintico meccanismo di ossessioni, doppi giochi, paradossi, codici indecifrabili, macabre rivelazioni. Intrecciando abilmente diversi generi, dalla spy story al racconto gotico-fantastico, fino al romanzo distopico, e riecheggiando illustri precedenti, primi tra tutti Potocki e Kafka, in questa originalissima opera Lem affronta i grandi temi a lui cari: il rapporto tra individuo e potere, l''impenetrabilità del mistero, la necessità e l''inutilità assieme della ricerca di senso. Grazie all''inesauribile invenzione linguistica e a un irresistibile effetto straniante, la farsa della fine dell''era Precaotica messa in scena da Lem diventa lo specchio deformante, ricco di mille possibili interpretazioni, in cui riflettere il caos della nostra epoca e delle nostre anime.

Twelve stories by science fiction master Stanisław Lem, nine of them never before published in English. Of these twelve short stories by science fiction master Stanisław Lem, only three have previously appeared in English, making this the first "new" book of fiction by Lem since the late 1980s. The stories display the full range of Lem''s intense curiosity about scientific ideas as well as his sardonic approach to human nature, presenting as multifarious a collection of mad scientists as any reader could wish for. Many of these stories feature artificial intelligences or artificial life forms, long a Lem preoccupation; some feature quite insane theories of cosmology or evolution. All are thought provoking and scathingly funny. Written from 1956 to 1993, the stories are arranged in chronological order. In the title story, "The Truth," a scientist in an insane asylum theorizes that the sun is alive; "The Journal" appears to be an account by an omnipotent being describing the creation of infinite universes--until, in a classic Lem twist, it turns out to be no such thing; in "An Enigma," beings debate whether offspring can be created without advanced degrees and design templates. Other stories feature a computer that can predict the future by 137 seconds, matter-destroying spores, a hunt in which the prey is a robot, and an electronic brain eager to go on the lam. These stories are peak Lem, exploring ideas and themes that resonate throughout his writing.

Una fantasía cósmica de altos vuelos, llena de un ácido sentido del humor. Una de las obras más míticas del polaco Stanislaw Lem, absolutamente entretenida y cautivadora. Seres con circuitos, princesas autómatas, ladrones de guante eléctrico, sabios muy sabios, bestias de silicio y reyes del algoritmo. Artefactos mecánicos que se han expandido hasta colonizar el último rincón de la galaxia, y que a pesar de todas sus virtudes y bajezas, y de su proclividad a la locura y a la ambición, son incapaces de errar ni de desviarse de su programación. Fábulas de robots es uno de los títulos más míticos del maestro polaco Stanislaw Lem, una brillante antología de mitos y leyendas cibernéticas, que fluctúan de lo profético a lo surrealista, de lo filosófico a lo humorístico, en las que el hombre es el verdadero rival a batir: seres mitológicos, semilegendarios, con fama de blandos, de pusilánimes y de paliduchos, y con una fatal y peligrosa tendencia al crimen.

"La Voce del Padrone" è il nome in codice di un progetto di ricerca segreto del governo statunitense. Lo scopo: decifrare il presunto messaggio in arrivo dallo spazio rilevato sulla Terra sotto forma di un''onda neutrinica. Il flusso insolito di particelle è puramente casuale, o è invece una lettera inviata da una civiltà superiore? E in questo caso, cosa ci vuole dire? È amichevole? Tra le menti incaricate di scoprirlo - e di farlo prima dei russi - c''è Hogarth, il narratore di questo romanzo: un matematico celeberrimo e geniale, spinto a indagare anche da motivazioni metafisiche e autoconoscitive. Chiuso assieme a decine di scienziati in una base nascosta nel deserto, Hogarth dovrà districarsi tra poteri politici e corse agli armamenti, ingerenze, depistaggi, narcisismi. Ma dovrà anche misurarsi con i propri limiti e fronteggiare brucianti interrogativi morali. La Voce del Padrone (1968) è un appassionante racconto di fantascienza, ma anche un feroce ritratto di scienziati, militari e politici. E soprattutto è un libro di kafkiana potenza sulle miserie, le grandezze e i dilemmi della condizione umana.

Publicada en 1971, Congreso de futurología pertenece al ciclo de relatos protagonizados por Ijon Tichy. En ella Stanislaw Lem hace un magistral retrato de la aspiración al bienestar del hombre contemporáneo sirviéndose de la ironía y del humor. Tras un período de hibernación, Tichy es reanimado en el año 2039 y encuentra un mundo en el que impera la paz y reina un bienestar general; en esa sociedad controlada por la "psiquímica", se aprende y se ama por medio de productos químicos, los sentimientos son manipulados y toda espontaneidad ha dejado de existir. Bajo una apariencia exterior de abundancia y de confort, Tichy descubre, sin embargo, una realidad sobrecogedora que supera la más fantástica alucinación.

¡El holocausto informativo ha caído sobre el planeta! Ijon Tichy se acurruca delante de una cueva de la que le ha expulsado un gorila, mientras graba sus memorias en tablillas de arcilla, como hacían los babilonios. Su colega, el profesor Affidavit Donda, ha hecho un descubrimiento asombroso: ¡la información almacenada en las computadoras tiene un peso medible! Todos los ordenadores del mundo se han destruido a sí mismos y ello ha provocado la desaparición de la totalidad de los bancos de datos informatizados que hay en la Tierra. Aunque esto ha causado el colapso del Primer Mundo, ha supuesto un enorme alivio para el Tercero. No solo las armas modernas se han quedado obsoletas, sino que el sistema monetario mundial también ha sido abolido de un plumazo, lo que ha obligado a la humanidad a regresar a una suerte de paraíso perdido (que de paradisiaco tiene más bien poco).

The first English translation of a nonfiction work by Stanisław Lem, which was "conceived under the spell of cybernetics" in 1957 and updated in 1971. In 1957, Stanisław Lem published Dialogues, a book "conceived under the spell of cybernetics," as he wrote in the preface to the second edition. Mimicking the form of Berkeley''s Three Dialogues between Hylas and Philonous, Lem''s original dialogue was an attempt to unravel the then-novel field of cybernetics. It was a testimony, Lem wrote later, to "the almost limitless cognitive optimism" he felt upon his discovery of cybernetics. This is the first English translation of Lem''s Dialogues, including the text of the first edition and the later essays added to the second edition in 1971. For the second edition, Lem chose not to revise the original. Recognizing the naivete of his hopes for cybernetics, he constructed a supplement to the first dialogue, which consists of two critical essays, the first a summary of the evolution of cybernetics, the second a contribution to the cybernetic theory of the "sociopathology of governing," amending the first edition''s discussion of the pathology of social regulation; and two previously published articles on related topics. From the vantage point of 1971, Lem observes that original book, begun as a search for methods "that would increase our understanding of both the human and nonhuman worlds," was in the end "an expression of the cognitive curiosity and anxiety of modern thought."

Sul pianeta Regis III della costellazione della Lira, ai margini della Galassia, è scomparso l’incrociatore Condor. Vi è atterrato l’anno precedente e da allora nessun messaggio è arrivato sulla terra. Viene perciò inviata l’astronave gemella, l’Invincibile, con il compito di capire cosa sia successo e affrontare eventuali nemici. Si sa però che il pianeta è morto da milioni di anni, quale pericolo potrebbe annidarsi? Un classico della fantascienza, pieno di azione e tensione, un romanzo sull’uomo e sulle macchine intelligenti, sullo sviluppo tecnologico e sui rischi che esso comporta, sulla robotica e sull’intelligenza artificiale e anticipa di fatto domande e dilemmi dei nostri tempi, e i temi di scrittori che vanno da Philip K. Dick a Jeff VanderMeer.

An astronaut returns to Earth after a 10-year mission and finds a society that he barely recognizes in science fiction novel by the Solaris author, whose works “make our weary universe seem pale and undistinguished by comparison” (The Washington Post). Stanisław Lem’s Return from the Stars recounts the experiences of Hal Bregg, an astronaut who returns from an exploratory mission that lasted ten years—although because of time dilation, 127 years have passed on Earth. Bregg finds a society that he hardly recognizes, in which danger has been eradicated. Children are “betrizated” to remove all aggression and violence—a process that also removes all impulse to take risks and explore. The people of Earth view Bregg and his crew as “resuscitated Neanderthals,” and pressure them to undergo betrization. Bregg has serious difficulty in navigating the new social mores. While Lem’s depiction of a risk-free society is bleak, he does not portray Bregg and his fellow astronauts as heroes. Indeed, faced with no opposition to his aggression, Bregg behaves abominably. He is faced with a choice: leave Earth again and hope to return to a different society in several hundred years, or stay on Earth and learn to be content. With Return from the Stars, Lem shows the shifting boundaries between utopia and dystopia.

Scientists must decode a message from intelligent beings in outer space in this classic science fiction tale by the legendary author of Solaris. “The universe is still struggling to catch up with the vast creative force that was Stanisław Lem.” —Washington Post By pure chance, scientists detect a signal from space that may be communication from rational beings. How can people of Earth understand this message, knowing nothing about the senders—including whether or not they even exist? Written as the memoir of a mathematician who participates in the government project (code name: His Master’s Voice) attempting to decode what seems to be a message from outer space, this classic novel shows scientists grappling with fundamental questions about the nature of reality, the confines of knowledge, the limitations of the human mind, and the ethics of military-sponsored scientific research.

A playful, witty, reflective memoir of childhood by the science fiction master Stanisław Lem. With Highcastle, Stanisław Lem offers a memoir of his childhood and youth in prewar Lvov. Reflective, artful, witty, playful—“I was a monster,” he observes ruefully—this lively and charming book describes a youth spent reading voraciously (he was especially interested in medical texts and French novels), smashing toys, eating pastries, and being terrorized by insects. Often lonely, the young Lem believed that he could communicate with household objects—perhaps anticipating the sentient machines in the adult Lem''s novels. Lem reveals his younger self to be a dreamer, driven by an unbridled imagination and boundless curiosity. In the course of his reminiscing, Lem also ponders the nature of memory, innocence, and the imagination. Highcastle (the title refers to a nearby ruin) offers the portrait of a writer in his formative years.

An early realist novel by Stanisław Lem, taking place in a Polish psychiatric hospital during World War II. Taking place within the confines of a psychiatric hospital, Stanisław Lem''s The Hospital of the Transfiguration tells the story of a young doctor working in a Polish asylum during World War II. At first the asylum seems like a bucolic refuge, but a series of sinister encounters and incidents reveal an underlying brutality. The doctor begins to seek relief in the strange conversation of the poet Sekulowski, who is posing as a patient in a bid for safety from the occupying German forces. Meanwhile, Resistance fighters stockpile weapons in the surrounding woods. A very early work by Lem, The Hospital of the Transfiguration is partly autobiographical, drawing on the author''s experiences as a medical student. Written in 1948, it was suppressed by Polish censors and not published until 1955. The censorship of this realist novel is partly what led Lem to focus on science fiction and nonfiction for the rest of his career.

Meet Ijon Tichy—a space age adventurer who encounters faulty time machines, intelligent washing machines, and other puzzling phenomena—in this collection from a science fiction legend. Memoirs of a Space Traveler follows the adventures of Ijon Tichy, a Gulliver of the space age, who leads readers through strange experiments involving, among other puzzling phenomena, faulty time machines, intelligent washing machines, and suicidal potatoes. The scientists Tichy encounters make plans that are grandiose, and strike bargains that are Faustian. They pursue humanity’s greatest and most ancient obsessions: immortality, artificial intelligence, and top-of-the-line consumer items. By turns satirical, philosophical, and absurd, these stories express the most starkly original and prescient notions of a master of speculative fiction.

''What use to a being that lives beneath a sun are jewels of gas and silver stars of ice?'' From a giant of twentieth-century science fiction, these four miniature space epics feature crazy inventors, surreal worlds, robot kings and madcap machines. Penguin Modern: fifty new books celebrating the pioneering spirit of the iconic Penguin Modern Classics series, with each one offering a concentrated hit of its contemporary, international flavour. Here are authors ranging from Kathy Acker to James Baldwin, Truman Capote to Stanislaw Lem and George Orwell to Shirley Jackson; essays radical and inspiring; poems moving and disturbing; stories surreal and fabulous; taking us from the deep South to modern Japan, New York''s underground scene to the farthest reaches of outer space.

Kultovní příběh o meziplanetárním kontaktu z pera mistra sci-fi Když raketa se šesti astronauty havaruje na dosud neprobádané planetě, jako zázrakem všichni přežijí. Během několika průzkumných výprav nacházejí známky civilizace, ovšem takové, která rajský Eden nepřipomíná ani zdaleka. Před astronauty tak stojí zásadní otázka – mají zasáhnout ve prospěch utlačovaných, nebo se raději vyhnout otevřenému konfliktu a hledat cestu domů? Všichni členové posádky teď vědí, že mají v rukou osud celé jedné planety...

„I po padesáti šesti letech, které uplynuly od doby, kdy Stanisław Lem napsal první povídku s Pirxem, je pro nás jeho hrdina vzorem, jak se chovat k automatům a robotům, jež právě začínají pronikat do našich životů. Pirxovy příběhy tak paradoxně teprve po půl století od vzniku nabývají toho pravého významu a jejich hrdina je pro nás čím dál tím směrodatnějším rádcem.“ Ve vesmírném pilotu Pirxovi stvořil světoznámý spisovatel Stanisław Lem, autor kultovních románů jako Solaris, Marťan nebo Nepřemožitelný, jednu ze svých nejzajímavějších postav: snílka toužícího po kosmických objevech, který si díky svému nekonvenčnímu myšlení dokáže poradit v konfrontacích se stroji i lidmi. V devíti povídkách se tak Pirx musí vypořádat například s vesmírnou lodí, jejíž havárie by způsobila katastrofu nesmírných rozměrů, nebo s robotem, který se změnil v nelítostného zabijáka. Vždy jej přitom charakterizuje bytostně lidský náhled na svět, pochopení a víra v člověka i ve stroje. Příběhy pilota Pirxe zahajují řadu nově vydávaných Lemových děl v nakladatelství Plus.

''On one side of the ducats was stamped the radiant profile of Archithorius, on the other - an image of his six hundred arms'' Mortal Engines is a selection of the best of Stanislaw Lem''s extraordinary miniature space epics, chosen by his heroic translator Michael Kandel, who has somehow battled through Lem''s jokes, parodies, fabricated technological terms and unreliable robots and brilliantly converted them from Polish into English. Encompassing his Fables for Robots and stories from his protagonists Ijon Tichy (from The Star Diaries) and Pirx the Pilot, this is a highly entertaining but also deeply alarming view of the glories and absurdities of Outer Space.

"Astronautas", jamás editada antes en castellano, es la primera novela que el maestro de la ciencia ficción, Stanislaw Lem, publicó en forma de libro. Tras haber pasado por múltiples contiendas y luchas sangrientas, en el siglo XXI la humanidad ha dejado atrás toda forma de capitalismo y ha logrado un equilibrio sostenible en el planeta. Colosales trabajos de ingeniería, como la irrigación del Sáhara o el control del clima con soles artificiales, dan cuenta del progreso de la especie. Durante uno de estos proyectos, en la siberiana Tunguska se halla un objeto que es identificado como un archivo extraterrestre. Tras lograr descifrar alguno de los datos que recoge, se descubren ciertos detalles alarmantes del viaje de una nave que debió de estrellarse en la zona. El Gobierno de la Tierra decide enviar la recién construida nave Cosmocrátor al planeta Venus, donde sus tripulantes localizarán los restos de una civilización infinitamente más avanzada que la nuestra. Lem reflexiona sobre la relación entre los humanos y la tecnología, la búsqueda aparentemente infinita de conocimiento y control, y los motivos que se ocultan detrás de estos intereses.