New Releases by Joshua Ferris

Charlie Barnes ha sessantotto anni, una relazione complicata con la verità, cinque matrimoni alle spalle, almeno tre figli ormai adulti, diverse idee per diventare ricco, una piú fallimentare dell’altra, e moltissime telefonate da fare. Perché, in quell’autunno del 2008, preludio della Grande Recessione, Charlie Barnes ha anche una certezza: una diagnosi di cancro al pancreas, con il suo triste annuncio di morte in arrivo «come la posta prioritaria», cosí in fretta da non avere il tempo di chiedere scusa o di regolare i conti. Come ogni essere umano, tuttavia, Charlie Barnes è un enigma senza soluzione. La speranza di una diagnosi errata convive in lui con l’inconfessabile scarica adrenalinica del sapersi al centro di una tragedia innegabile. Guardare in faccia la propria mortalità, essere guardati dagli altri nella propria mortalità, può rivelarsi una posizione privilegiata, fornire una prospettiva lunga per esaminare la strada compiuta e, magari, riportare vicino le persone che si sono allontanate. C’è forse qualcosa di meglio del momento in cui tutte le illusioni cadono, per interrogarsi sul senso della vita? Cosí, con l’aiuto del figlio scrittore, nelle cui parole si riflette come in uno specchio deformante, Charlie si trova a ripensarsi completamente e a chiedersi: cosa rende un uomo ciò che è? E in che modo il racconto che costruiamo di noi stessi si allinea con l’esistenza che realmente conduciamo? Con Ultima chiamata per Charlie Barnes, Joshua Ferris ritorna allo spirito del fortunato E poi siamo arrivati alla fine, riprendendone la prosa tesa e dinamica, la satira pungente e il cinismo scanzonato, in un romanzo che parla del dramma nascosto in ogni famiglia e fotografa, come nessun altro, lo stile di vita americano del XXI secolo, inchiodandolo senza scampo alle proprie, feroci, responsabilità. «Un perfetto romanzo americano che racconta di famiglia, amore e di un uomo rispettabile ma imperfetto, che tenta strenuamente di diventare migliore». Stephen King «Joshua Ferris è un vero scrittore, perché anche la sua scrittura racconta». Daria Bignardi, Vanity Fair «Folgorante... Ferris ha saputo combinare memoir e satira con estrema originalità, trascinando il lettore in un turbinio narrativo dalla prima all’ultima pagina». The New York Times «Una lettura magistrale che esplora luminosamente il rapporto tra finzione letteraria e realtà». NPR «La prosa di Ferris è originale, esuberante, e infine di una bellezza capace di dare i brividi». The New Yorker «Vi strapperà una bella risata e poi le lacrime: un Joshua Ferris al suo meglio». Esquire

Trop souvent divorcé, mécontent des compromis de la vie et habitant une maison qu’il exècre, Charlie Barnes doit bien l’admettre, depuis quelque temps, tout part à vau-l’eau. Et lorsque la Grande Récession et un cancer pointent conjointement leur nez, son rêve américain s’amenuise plus encore, et se réduit rapidement comme peau de chagrin. Puis, pour une fois, et contre toute attente, quelque chose se déroule comme prévu. Avec l’aide de son fils, Charlie passe en revue son existence et trouve sa véritable vocation là où il s’y attend le moins – dans le sacrifice, preuve d’altruisme et d’amour –, devenant enfin l’homme que ses enfants ont toujours su qu’il pouvait être. Traduit de l''anglais (américain) par Jean Esch

Named a best book of the year by NPR, Vogue, and the New York Times Book Review, the hilarious and profound new novel from National Book Award finalist Joshua Ferris is “a fine American novel about family, love, and a decent but flawed man trying to be better" (Stephen King). Someone is telling the story of the life of Charlie Barnes, and it doesn''t appear to be going well. Too often divorced, discontent with life''s compromises and in a house he hates, this lifelong schemer and eternal romantic would like out of his present circumstances and into the American dream. But when the twin calamities of the Great Recession and a cancer scare come along to compound his troubles, his dreams dwindle further, and an infinite past full of forking paths quickly tapers to a black dot. Then, against all odds, something goes right for a change: Charlie is granted a second act. With help from his storyteller son, he surveys the facts of his life and finds his true calling where he least expects it—in a sacrifice that redounds with selflessness and love—at last becoming the man his son always knew he could be. A Calling for Charlie Barnes is a profound and tender portrait of a man whose desperate need to be loved is his downfall, and a brutally funny account of how that love is ultimately earned. “A masterpiece that shines a revealing light on both family and fiction itself.” —Michael Schaub, NPR

Mit einer geradezu unheimlichen Menschenkenntnis schildert Joshua Ferris seine Grübler und Neurotiker, seine hochintelligenten und sensiblen Männer und Frauen, die so gern aus ihrer Haut möchten. Seine Stories beleuchten die absurden Seiten des Alltags und balancieren souverän auf dem schmalen Grat zwischen Komik und Tragik. Ein Pärchen bereitet sich auf die Dinnerparty mit einem anderen Pärchen vor, indem es über den zu erwartenden langweiligen Abend lästert – und wird unangenehm auf sich selbst zurückgeworfen, als die Gäste einfach ausbleiben. Ein Mann heuert einen Arbeiter für die Räumung seines Lagers an und lässt sich durch dessen Wortkargheit derart in Rage bringen, dass er ihn am liebsten tot sähe. Ein pensionierter Witwer in Florida erhält zum Geburtstag den Besuch einer Prostuituierten, den er schlecht verkraftet, ein hoffnungsvoller Fernsehautor verdirbt sich auf einer angesagten Hollywoodparty noch die letzten Chancen ...

La fragilità della condizione maschile odierna può vantare, com’è noto, una sterminata letteratura da parte delle scienze sociali, e infinite tesi che pretendono di venirne a capo. Nulla, però, piú della narrativa contemporanea è in grado di restituire la crudezza e, nello stesso tempo, l’amabilità e la futilità di questo fenomeno. Con E poi siamo arrivati alla fine, Non conosco il tuo nome e Svegliamoci pure, ma a un’ora decente, le sue precedenti, ac-clamate opere, Joshua Ferris ha mostrato un’abilità non comune nel penetrare nei risvolti comici e tragici di questa fragilità, nar-rando di uomini ossessionati da energiche boss donne nei luoghi di lavoro, di affermati professionisti che decidono di lasciarsi in-dietro il fulgore soffocante e irresistibile della felicità coniugale e familiare, di uomini di successo che scoprono improvvisamente che la loro insignificante esistenza è destinata a trascinarsi nell’abisso come una pallina da golf sull’orlo della buca. Nei racconti che compongono questo Invito a cena, libro accolto al suo apparire negli Stati Uniti da un’entusiastica accoglienza da parte della critica, la fragilità maschile viene mostrata all’opera soprattutto nell’intricato rapporto tra i sessi che caratterizza la nostra epoca, con esiti altrettanto esilaranti e, nello stesso tempo, crudeli. Che si tratti di un uomo che rimprovera alla moglie la balordaggine delle sue amicizie, salvo poi scoprire che erano proprio quelle a reggere le sorti del suo matrimonio; o di un uomo maturo che l’inaspettata vedovanza trascina nell’ipocondria dapprima e poi nella sorprendente frequentazione di una prostituta; o anche di un aspirante sceneggiatore che, al party in piscina di una famosa autrice televisiva, si lascia andare a un crescendo inarrestabile di paranoie, è la relazione uomo-donna che in queste pagine si offre nell’intensità delle sue passioni e, ad un tempo, nell’incomunicabilità e inaffidabilità proprie della nostra epoca. Undici storie emozionanti, originali e comiche, esplorate tutte attraverso la prosa dinamica e la feroce satira che hanno reso Jo-shua Ferris uno dei piú importanti scrittori contemporanei. «Traboccante, divertente, intelligente e dinamico. Ferris è un candidato assolutamente degno per il Booker Prize o per qualsiasi altro importante premio». Janet Maslin, New York Times «È un piacere osservare come questo scrittore spazi, con abilità, dai registri ampiamente giocosi della commedia a un’autentica profondità spirituale». Wall Street Journal «Ferris è riuscito a fondere la sapiente satira del suo primo libro con la disillusione disperata del secondo. l risultato è un’opera imperdibile, un Ferris al suo meglio». Washington Post

Lee Child''s street corner. Gary Shteyngart''s bed. Joyce Carol Oates''s classroom. Roxane Gay''s dream house. Billy Collins''s New York City. Aimee Mann and Jonathan Coulton''s kitchen. Valeria Luiselli''s writing desk. Sloane Crosley''s conference call. Alain Mabanckou''s Department of Human Resources. Jonathan Ames''s shrink''s office. Jonathan Safran Foer''s Genius Bar. Joshua Ferris''s America.What do these places have in common? More than might initially meet the eye. They''re the spaces¿real or imagined¿where thirteen remarkably talented and original voices do their work. These writers, poets, and singer-songwriters come together to give us a guided tour through the places that inspire them. There''s mystery here. Dark confessions. Office crushes. Tales of deals made, careers built and broken, and the love and dread and hope of being at work.Everyone works someplace. This group of authors has created a place that is by turns hilarious, illuminating, shocking, wonderful. It might make you cry. It will certainly make you laugh. And you might never see your own office in the same (fluorescent?) light again.

A New York Times Book Review Notable Book of the Year: The first collection of short stories from the critically acclaimed, prize-winning author of To Rise Again at a Decent Hour These eleven stories by Joshua Ferris, many of which were first published in The New Yorker, are at once thrilling, strange, and comic. The modern tribulations of marriage, ambition, and the fear of missing out as the temptations flow like wine and the minutes of life tick down are explored with the characteristic wit and insight that have made Ferris one of our most critically acclaimed novelists. Each of these stories burrows deep into the often awkward and hilarious misunderstandings that pass between strangers and lovers alike, and that turn ordinary lives upside down. Ferris shows to what lengths we mortals go to coax human meaning from our very modest time on earth, an effort that skews ever-more desperately in the direction of redemption. There''s Arty Groys, the Florida retiree whose birthday celebration involves pizza, a prostitute, and a life-saving heart attack. There''s Sarah, the Brooklynite whose shape-shifting existential dilemma is set in motion by a simple spring breeze. And there''s Jack, a man so warped by past experience that he''s incapable of having a normal social interaction with the man he hires to help him move out of storage. The stories in The Dinner Party are about lives changed forever when the reckless gives way to possibility and the ordinary cedes ground to mystery. And each one confirms Ferris''s reputation as one of the most dazzlingly talented, deeply humane writers at work today.

The Dinner Partyimmerses us in the comic and strange realities of modern life, as we journey through the lives of the unlovable, the unloved, and those who love too much- Jack, who nervously tries to befriend the surly removal man by buying him a latte and a croissant; Sarah, who endlessly imagines how her evening would have been better had she only chosen a different restaurant; Joe, who spends a night alone at the office and surreptitiously starts to rearrange his colleagues'' belongings; Dom, who can''t stop listening to strangers'' conversations, while his wife is increasingly silent. And then there is the dinner party, bringing the countless decisions and regrets of a single evening painfully to life.

Paul O’Rourke — dentista extraordinário, nova-iorquino com uma relação de amor e ódio com a cidade, ateu declarado, um descontente torcedor do Red Sox e apreciador de um bom mocaccino — é um jovem sem contato com a vida moderna. O mundo milimetricamente organizado de Paul sai dos eixos quando alguém começa a se passar por ele na internet. Paul assiste com horror impotente como um site, uma página no Facebook e uma conta no Twitter são criados em seu nome para promover uma religião antiga e pouco conhecida. No entanto, o que começou como uma violação escandalosa de sua privacidade logo se torna algo muito mais profundo e assustador: a possibilidade de que o “Paul virtual” poderia ser uma versão melhor do que o de carne e osso.

Paul O''Rourke es un hombre lleno de contradicciones: adicto a su iPhone y enemigo de las redes sociales, furioso seguidor de los Red Sox desconcertado por sus victorias, ateo confeso que no quiere renunciar a Dios, dentista concienzudo que sin embargo fuma y es incapaz de superar su natural torpeza para las relaciones humanas. Es un hombre que ama este mundo pero que no sabe cómo vivir en él. Se pasa el día trabajando en su prestigiosa clínica de Park Avenue y las noches lamentando los errores cometidos con su exnovia Connie, recepcionista de la consulta, y abrumado por el optimismo del resto de la humanidad. Pero su vida va a cambiar cuando descubre horrorizado e impotente que alguien le suplanta en internet, que tiene una web de su clínica dental, y que desde Facebook y Twitter envía polémicas opiniones en su nombre sobre un misterioso pueblo antiguo y olvidado. Mientras averigua por qué le han robado su identidad, tendrá que enfrentarse a su nebuloso pasado y a la posibilidad de que el Paul virtual pueda ser mejor que el real. "Levantarse otra vez a una hora decente" es una novela brillante y muy original que derrocha una inventiva deslumbrante y un humor ácido y cínico. Nos retrata irónicamente lo absurdo de una sociedad actual marcada por las redes sociales, la soledad, el problema identitario, la disfunción familiar, y el peso de la religión, las finanzas y el deporte de masas... Elementos cotidianos que sirven a Ferris para acercarnos a cuestiones fundamentales de la existencia humana como son el sentido de la vida, la certeza de la muerte, el valor del amor y la lealtad..., y, por supuesto, la importancia de usar el hilo dental.

Paul O’Rourke est un dentiste hors-pair, un New-Yorkais qui entretient avec sa ville des rapports ambigus, un athée convaincu, un supporter désenchanté des Red Sox, et grand amateur de mokaccino. Et pourtant il est hors du monde moderne. Son métier, certes, occupe ses journées, mais ses nuits ne sont qu’une succession de regrets ; il ressasse les erreurs qu’il a commises avec Connie, son ex-petite amie (qui est également l’une de ses employées) et, tour à tour, vitupère ou s’émerveille devant l’optimisme du reste de l’humanité. Ainsi va sa vie, jusqu’à ce que quelqu’un se fasse passer pour lui sur le web. Impuissant, Paul O’Rourke voit, avec horreur, paraître en son nom un site internet, une page Facebook et un compte Twitter, qui semblent vouloir faire l’apologie d’une religion ancienne tombée dans l’oubli. Mais cette imposture on line, bientôt, ne se contente plus d’être une simple et odieuse atteinte sa vie privée. C’est son âme même qui se retrouve en danger, car son double numérique est peut-être bien meilleur que sa version de chair et de sang. Ce nouveau roman de Joshua Ferris, vertigineux d’inventions, emprunt d’un humour caustique, s’attaque aux trois fondamentaux de notre existence moderne : le sens de la vie, l’inéluctabilité de la mort, et la nécessité d’avoir une bonne hygiène dentaire. Traduit de l’anglais par Dominique Defert

Paul O’Rourke, een licht chagrijnige tandarts met een goedlopende praktijk in New York, komt er langzaam achter dat hij meer nodig heeft dan een vast salaris en de perfecte mochaccino. Maar wat? Dan begint iemand zich online voor te doen als Paul, en moet hij lijdzaam toezien hoe een website, een Facebookpagina en een Twitteraccount aangemaakt worden op zijn naam. Wat begint als een schending van zijn privacy verandert al snel in iets angstaanjagends: de mogelijkheid dat de online versie van ‘Paul’ beter is dan het origineel. Wie doet dit en hoe kan Paul dit stoppen zonder door te draaien? Genomineerd voor de Man Booker Prize 2014.

Tim è un uomo giovane e attraente, e il passare degli anni sembra avergli donato il fascino luminoso e intenso di un attore di teatro. La moglie Jane conserva intatto il suo amore per lui, e attraverso le piccole difficoltà di ogni giorno il loro matrimonio ha acquisito la forza di un vero legame, complice e sentimentale. Nonostante le lunghe ore passate in ufficio, Tim lavora con passione. È socio di un autorevole studio legale di Manhattan, e ciò che fa è importante per i colleghi e per se stesso. A casa, quando la figlia Becka si nasconde dietro la sua chitarra, con i capelli da rasta e un corpo che non ha ancora superato le rotondità paffute dellinfanzia, Tim riesce sempre a donarle le bugie oneste di un padre, convinto che la figlia sia la ragazza piú bella del mondo. Tim ama sua moglie, la propria famiglia, il lavoro, la sua casa. Ma un giorno Tim si alza ed esce. Esce dalla casa, dalla famiglia, dallufficio, dalla calda dimora degli affetti, dellamore, della sicurezza. Esce e inizia a camminare. Per non fermarsi mai piú. La sua è una malattia che lo spinge a mettersi in marcia senza potersi arrestare, perdendosi nei meandri della città, nelle periferie, nei sobborghi, nelle strade di campagna. Fino a quando, senza forze, come in trance, crolla e si addormenta. Per ritrovarsi privo di memoria in un luogo sconosciuto, e chiamare e implorare la moglie perché lo venga a recuperare. È una malattia senza nome, insinuante, che non lascia scampo. Non ci sono dottori, terapie, cure. Forse non esiste neppure, quella malattia, è solo un desiderio profondo e invincibile: lasciarsi indietro il fulgore soffocante e irresistibile della felicità. Un romanzo di bellezza abbagliante sul matrimonio e sulla famiglia, sulle forze imprevedibili della natura e del desiderio. La storia lancinante e commovente di una vita che si dà per scontata e di quello che accade quando tutto ciò che siamo viene improvvisamente gettato via.

Ein Leben außer Kontrolle. Paul O’Rourke ist Zahnarzt mit einer gutgehenden Praxis an der Park Avenue in Manhattan. Er liebt das Leben, auch wenn er vielleicht nicht besonders viel damit anzufangen weiß. Doch dann tritt plötzlich ein Fremder im Internet unter O’Rourkes Namen und Beruf auf und bedroht fundamental dessen Identität – nicht nur in den virtuellen Tiefen des Internets, sondern auch im ganz realen Leben. Paul O’Rourke ist ein Mann voller Widersprüche: Er verachtet die Welt der sozialen Medien, ist aber abhängig von seinem iPhone, er ist ein Zahnarzt, der heimlich raucht, ein glühender Fan des Baseballteams der Red Sox, der es nicht ertragen kann, wenn sie gewinnen, und er ist ein Atheist, der Gott nicht ganz aufgeben will. Kurz, der Zahnarzt mit gutgehender Praxis an der Park Avenue in Manhattan liebt zwar das Leben, weiß aber nichts Rechtes damit anzufangen. Als Paul eines Tages feststellt, dass jemand in seinem Namen eine Website, eine Facebook-Seite und einen Twitter-Account eingerichtet hat, verfolgt er mit ohnmächtigem Entsetzen die Entwicklung seines virtuellen Alter Ego. Bald geht es nicht mehr nur um die Verletzung seiner Privatsphäre, sondern um etwas viel Beunruhigenderes: Jemand hat seine Identität gestohlen, und dieser »Online-Paul« beginnt ein Eigenleben zu führen – manchen ist er sogar sympathischer als der echte. Fieberhaft versucht Paul herauszufinden, was der Grund für dieses böse Spiel sein und wer dahinterstecken könnte. Er vernachlässigt dabei nicht nur seine Zahnarztpraxis, sondern gerät immer tiefer in die Abgründe einer digitalen Welt, die zunehmend sein reales Leben und Ich zu dominieren droht. In seinem vielbeachteten Roman »Ins Freie« hat Joshua Ferris das Schicksal eines Mannes beschrieben, der die Kontrolle über sein Leben verliert, weil eine unbeherrschbare Zwangsstörung Besitz von ihm ergreift. In »Mein fremdes Leben« variiert Ferris dieses Thema auf eine noch verstörendere, noch brisantere Weise, indem er zeigt, wie wenig es in unserer modernen Welt bedarf, um unsere gesamte Existenz, unsere ureigenste Identität anzugreifen und in Frage zu stellen.

Paul ORourke vive a New York in un appartamento su due livelli con vista sulla Brooklyn Promenade. Va a cena tre o quattro volte a settimana da chef che hanno parecchie stelle Michelin, infanzie trascorse nella valle del Rodano e show televisivi tutti loro. Si aggira in luoghi dove le scorte di vino, da sole, fannosembrare lImpero romano una zona depressa del Kansas. Ha uno studio di dentista che occupa metà del piano terra di un condominio dietro Park Avenue, la strada piú elegante del mondo, dove i portieri si vestono con tanto di guanti e berretto e aprono le porte ad anziane vedove con cagnolino. È capace di lavorare in cinque postazioni situate in cinque sale diverse, e di fare, cosí, soldi a palate. Tifa per i Red Sox che, nel 2004, soffiarono persino il titolo agli Yankees e vinsero le World Series. In una sola estate, per due mesi, ha anche profuso tutte le sue energie migliori nel golf. E, tuttavia, Paul ORourke ha un grave problema: tutte queste cose che racchiudono la sua vita gli appaiono soltanto parti. E le parti e qui viene la fregatura non sono tutto. Uno studio di dentista di successo non è tutto, i Red Sox, il lavoro, lo svago, gli chef, niente può essere veramente tutto, se ciascuna cosa riesce a occupare perfettamente il tempo soltanto per un certo periodo. Persino Connie, la ragazza con cui ha avuto unintensa relazione, non può essere tutto. Ipocrita come tutte le anime poetiche, Connie in America non metterebbe mai piede in una chiesa, ma in Europa si precipita subito dalla pista dellaeroporto al transetto, come se il Dio di Dante e di Bach non aspettasse che il suo arrivo da secoli. Paul ORourke avrebbe lassoluta certezza di aver sprecato la sua vita, se una serie inaspettata di eventi non mutasse radicalmente il corso della sua insignificante esistenza, destinata a trascinarsi nellabisso come un pallina da golf sullorlo della buca. Un giorno capita nel suo studio un tipo bizzarro che, dopo essersi fatto estrarre un dente rovinato da una maldestra otturazione, gli sussurra con lalito acre da anestetico: «Sono un ulm, e lo è anche lei!». Qualche tempo dopo qualcuno crea un sito web del suo studio, completo di profili di tutti i suoi collaboratori e di una sua biografia colma di citazioni tratte dallAntico Testamento. E lo «sputtanamento online» appare tuttaltro che tale. Chi parla a nome del «Dottor Paul C. ORourke, medico dentista», inviando messaggi sui blog e sulle bacheche facebook di mezzo mondo, lo fa non con idiozie inframmezzate da incomprensibili geroglifici, ma con pensieri profondi sullo stato presente e sulle cose ultime del mondo. Svegliamoci pure, ma a unora decente, splendida conferma del talento dellautore di E poi siamo arrivati alla fine, è una delle opere piú attese sulla scena letteraria internazionale, «il primo grande romanzo sul furto didentità in rete». (Yuko Shimizo, GQ) «Svegliamoci pure, ma a unora decente è meravigliosamente scritto. È divertente, provocatorio e toccante Vi sono dei libri che catturano per la forza della visione del mondo dellautore. Questo è uno di quei libri». Stephen King «La prosa di Ferris è impertinente, stravagante e spaventosamente bella». The New Yorker «Joshua Ferris ha saputo coinvolgere e sedurre i lettori giovani [...] e i letterati che soppesano le virgole e sanno quando è il caso di inchinarsi al cervello unito alla buona scrittura». Corriere della Sera «Un giovane narratore che ama in egual misura la cultura classica e quella popolare, e concentra il proprio sforzo creativo sulla sincerità e lumanità dei suoi personaggi». la Repubblica «Joshua Ferris è un vero scrittore, perché anche la sua scrittura racconta». Daria Bignardi, Vanity Fair

Shortlisted for the Man Booker Prize, this big, brilliant, profoundly observed novel by National Book Award Finalist Joshua Ferris explores the absurdities of modern life and one man''s search for meaning. Paul O''Rourke is a man made of contradictions: he loves the world, but doesn''t know how to live in it. He''s a Luddite addicted to his iPhone, a dentist with a nicotine habit, a rabid Red Sox fan devastated by their victories, and an atheist not quite willing to let go of God. Then someone begins to impersonate Paul online, and he watches in horror as a website, a Facebook page, and a Twitter account are created in his name. What begins as an outrageous violation of his privacy soon becomes something more soul-frightening: the possibility that the online "Paul" might be a better version of the real thing. As Paul''s quest to learn why his identity has been stolen deepens, he is forced to confront his troubled past and his uncertain future in a life disturbingly split between the real and the virtual. At once laugh-out-loud funny about the absurdities of the modern world, and indelibly profound about the eternal questions of the meaning of life, love and truth, To Rise Again at a Decent Hour is a deeply moving and constantly surprising tour de force.

Vor allem kann man davonlaufen. Nur nicht vor den Dämonen des eigenen Ichs Der Anwalt Tim Farnsworth hat alles, was man sich wünschen kann im Leben: Er ist glücklich verheiratet, liebt seine pubertierende Tochter, hat ein schönes Haus und ziemlich viel Erfolg in seinem Beruf. Und doch steht er eines Tages auf und geht fort. Nicht, weil er möchte, sondern weil er muss, weil ihn etwas treibt, das stärker ist als sein Körper, sein Geist und sein Wille. Er macht sich auf den Weg hinaus ins Freie, ohne Rücksicht auf Wetter, Familie oder Job, läuft oft meilenweit, bevor er wieder zu sich kommt. Und er kann sich nicht erklären, warum er zerstört, was er am meisten liebt.

Tim Fanrsworth est un homme séduisant. Les années paraissent ne pas avoir prise sur lui : il ressemble toujours à ces stars de cinéma que les femmes admirent tant. Il aime sa femme, Jane, superbe elle aussi, et, en dépit des épreuves du quotidien et des petites tentations, nées de longues années de vie commune, leur mariage est heureux. Le travail de Tim est sa passion : associé d’un grand cabinet d’avocats de Manhattan, il gère les affaires les plus importantes. Même lorsque sa fille unique, Becka, se cache derrière sa guitare, ses dreadlocks et ses rondeurs, il n’a de cesse de lui répéter en père modèle et aimant qu’elle est, pour lui, la plus jolie fille du monde. Tim a tout pour être heureux : il aime sa femme, sa famille, son travail, sa maison. Mais un jour, il se lève de son siège et s’en va. Il se met à marcher et ne peut plus s’arrêter. Ces crises peuvent durer quelques jours ou quelques années. Alors, il perd tout ce qui lui semblait à jamais acquis : un présent heureux, un avenir serein, toutes ses certitudes. Pour combattre ce mal mystérieux qui grignote sa vie, ses passions, son âme, Tim doit renoncer à ce qu’il croyait être, porter un casque plein d’électrodes sur son crâne nu, quitter son travail, accepter l’inconnu. Le portrait bouleversant d’un homme dépouillé de tout et d’une famille bouleversée par la folie et l’absence mais qui résiste, se bat, s’aime. C’est un roman d’amour étonnant ainsi qu’une réflexion fabuleuse et émouvante sur le corps et l’esprit et sur ce qui fonde notre identité. Traduit de l’anglais par Dominique Defert

Betoverend liefdesverhaal, even gewaagd en authentiek als zijn veelgeprezen debuut Tim Farnsworth is een knappe, gezonde man van middelbare leeftijd. Zijn huwelijk met Jane lijkt onverwoestbaar. Zijn werk schenkt hem veel voldoening, ondanks de lange dagen die hij maakt als vennoot van een prestigieus advocatenkantoor in Manhattan. Zijn leven is goed; hij houdt van zijn vrouw, zijn opgroeiende - soms wat opstandige, maar talentvolle - dochter en van zijn werk. Maar op een dag staat hij op en loopt zomaar de deur uit. En hij blijft lopen. De naamlozen is het hartverscheurende verhaal over een leven waarin alle voorspoed vanzelfsprekend wordt gevonden, en over wat er gebeurt als dat leven plotseling en onherroepelijk weggenomen wordt. Ferris is een meester in het scheppen van onvergetelijke personages. Zijn betoverende vertelkracht is afwisselend hilarisch en ontroerend. De naamlozen is een imponerende roman over liefde, familiebanden, uiterlijke schijn, onvoorziene natuurkrachten en de (on)mogelijkheid iemand ooit echt te leren kennen.

Tim Farnsworth har et godt liv. Han har god helse, et lykkelig familieliv og gjør suksess som advokat på Manhattan. En dag reiser han seg og går ut. Og fortsetter å gå, uten i stand til å stoppe. Joshua Ferris hadde stor suksess med sin debutroman "Så kom vi til slutten" (2007).

Una grande agenzia di pubblicità sulle rive dell''immenso lago di fronte a Chicago, nel cuore dei grattacieli più antichi d''America. Qui, tra open space e cubicoli, tra computer e stampanti, si svolge la commedia umana di un gruppo di giovani spregiudicati e sognatori, cinici e brillanti, che ogni mattina, fatalmente, si incontra nello stesso luogo: in ufficio. Carl, Karen, Benny, Amber, Jim, sanno tutto di tutti. Sanno che Tom è pazzo, e che Lynn, il boss, ha un tumore al seno. Sanno che il vecchio Brizz se la passa male ed è finito nella classifica di Quale vip muore prima, anche se non è una celebrità. Sanno chi è nelle grazie del capo e chi verrà fatto fuori. Sanno tutto di tutti perché quell''ufficio è ormai la loro vita. E in quelle stanze, tra corridoi e scrivanie, scopriamo un mondo, l''universo intero della nostra gioia e del nostro scontento, l''affetto e la competizione, lo struggimento e il disprezzo, il desiderio e la privazione, in fondo la vita stessa, perché nessuno ci conosce davvero quanto le donne e gli uomini che ogni giorno ci siedono accanto.

The Unnamed is a dazzling novel about a marriage, family, and the unseen forces of nature and desire that seem to threaten them both. He was going to lose the house and everything in it. The rare pleasure of a bath, the copper pots hanging above the kitchen island, his family-again he would lose his family. He stood inside the house and took stock. Everything in it had been taken for granted. How had that happened again? He had promised himself not to take anything for granted and now he couldn''t recall the moment that promise had given way to the everyday. Tim Farnsworth is a handsome, healthy man, aging with the grace of a matinee idol. His wife Jane still loves him, and for all its quiet trials, their marriage is still stronger than most. Despite long hours at the office, he remains passionate about his work, and his partnership at a prestigious Manhattan law firm means that the work he does is important. And, even as his daughter Becka retreats behind her guitar, her dreadlocks and her puppy fat, he offers her every one of a father''s honest lies about her being the most beautiful girl in the world. He loves his wife, his family, his work, his home. He loves his kitchen. And then one day he stands up and walks out. And keeps walking. The Unnamed is a heartbreaking story of a life taken for granted -- and what happens when that life is abruptly and irrevocably taken away.

The literary magazine people are talking about

Winner of the Hemingway Foundation / PEN Award, this debut novel is "as funny as The Office, as sad as an abandoned stapler . . . that rare comedy that feels blisteringly urgent." (TIME) No one knows us in quite the same way as the men and women who sit beside us in department meetings and crowd the office refrigerator with their labeled yogurts. Every office is a family of sorts, and the Chicago ad agency depicted in Joshua Ferris''s exuberantly acclaimed first novel is family at its best and worst, coping with a business downturn in the time-honored way: through gossip, elaborate pranks, and increasingly frequent coffee breaks. With a demon''s eye for the details that make life worth noticing, Joshua Ferris tells an emotionally true and funny story about survival in life''s strangest environment—the one we pretend is normal five days a week. One of the Best Books of the Year Boston Globe * Christian Science Monitor * New York Magazine * New York Times Book Review * St. Louis Post-Dispatch * Time magazine * Salon

Dans la boîte de pub où travaille le narrateur d''Open Space, c''est vache maigre. Les budgets dégringolent, les bagels gratuits disparaissent de la cafétéria, et il n''y a plus de bouquets de fleurs dans l''entrée. Les rumeurs sur le cancer qui rongerait ta glaciale et très compétente directrice Lynn Mason achèvent d''inquiéter tout te monde. L''activité décroît à vue d''œil et l''on baye aux corneilles entre deux sessions de bruits de couloir. Les têtes commencent à tomber. La tension monte. Soudain, une lueur d''espoir : l''agence doit répondre à un mystérieux appel d''offres pour une campagne sur le cancer du sein dont l''objectif est de faire rire les malades de leurs symptômes. Qui saura trouver le slogan adapté ? Qui échappera à la machine à licencier ? Marcia Dwyer, la langue de vipère ? Tom Mota, l''original du service toujours à la limite du dérapage ? Benny Shassburger, le boute-en-train de la boîte ? Jim Jackers, le rouquin fayot ? Ou encore Yop qui, fraîchement viré, s''obstine à revenir travailler clandestinement dans les bureaux désertés... D''une main de maître, Ferris suit tout ce petit monde à la trace, débusquant avec humour et tendresse les mille et un détails et travers de la vie de bureau, qui est parfois, pour tant d''entre nous, la vie tout court...

US-amerikanischer Autor, geb. 1974. - Sie waren unsterblich - und Unsterblichkeit lebt sich nun einmal am besten in einer Top-Agentur in Top-Lage mit Blick auf den Lake Michigan. Doch dann schwinden die Aufträge. Und mit ihnen die Blumen aus dem Foyer, die Gratisbagels am Morgen und die ersten Kollegen. Die Luft wird dünn im Großraumbüro. Dabei gibt es weitaus gewichtigere Probleme im Leben als die Angst um den Arbeitsplatz. Joshua Ferris hat einen beklemmend aktuellen, einen hoch komischen und zugleich tragischen, einen wahren Büro-Roman geschrieben. Ein Buch für uns, denn Arbeit ist das halbe Leben. Wenn man welche hat.