New Releases by Ed Viesturs

«Per quanto l’Annapurna sia una montagna estremamente pericolosa, la sua storia è punteggiata soprattutto di ascensioni audaci e innovative, realizzate da alpinisti visionari.» Da studente delle scuole superiori nelle pianure di Rockford, Illinois, dove le cose più alte all’orizzonte erano le torri d’acqua, Ed Viesturs lesse e rimase affascinato dal famoso e macabro resoconto dell’alpinista francese Maurice Herzog sulla prima, vittoriosa scalata dell’Annapurna, nel 1950. E quando cominciò a pianificare il suo progetto himalayano, l’Annapurna era una delle montagne che più lo preoccupava. E i fatti gli diedero ragione: per ben due volte, nel 2000 e nel 2002, la spedizione fallì. Una nemesi per Ed Viesturs, superata solo nel 2005, ultimo tassello mancante al coronamento del suo sogno: scalare tutti gli Ottomila. Un traguardo conquistato a duro prezzo: dopo un’estenuante salita e una pericolosa discesa in condizioni difficili. In questo libro ne ritroviamo tutto il pathos, insieme all’appassionante racconto delle imprese dei più grandi alpinisti che sui pendii di questa montagna hanno raccolto straordinari successi e vissuto terribili esperienze.

«All’alba del 1° agosto del 2008, una trentina di scalatori appartenenti a dieci spedizioni diverse lasciò i campi alti sulla cresta degli Abruzzi del K2. Dopo settimane di attesa forzata per il brutto tempo, nel primo giorno limpido e senza vento gli alpinisti erano pronti a tentare l’ascesa alla vetta. Nelle trentasei ore successive, undici di quelle persone avrebbero trovato la morte lassù, sulla cresta degli Abruzzi. Quel disastro si sarebbe trasformato nella più grave tragedia provocata da un singolo evento nella storia del K2, la seconda per importanza nel lungo elenco di spedizioni sulle catene di Himalaya e Karakorum. E nessuno l’aveva prevista.» Gli italiani conoscono molto bene la storia alpinistica del K2, grazie alle gesta di Achille Compagnoni e Lino Lacedelli, primi salitori nel 1954, e di Walter Bonatti, che a lungo lottò per il riconoscimento del proprio ruolo in quella spedizione. Trionfi e insuccessi costellano la relazione tra questa montagna durissima e gli uomini che ne sfidano la vetta: è qui che si misurano questioni fondamentali come la valutazione dei rischi, l’ambizione, la lealtà, lo spirito di sacrificio e il prezzo della gloria. Ed Viesturs, l’alpinista americano più noto, nonché l’unico ad aver scalato tutti e quattordici gli Ottomila senza ossigeno, nel 1992 proprio sul K2 fu travolto da una valanga, uscendone incolume e salvando il suo compagno di cordata, Scott Fischer. Ripercorrere con la mente quell’episodio significa per lui riflettere sugli eterni dilemmi della montagna. «K2 docet, avrebbe potuto essere il titolo di questo libro», scrive Viesturs: un resoconto delle sei stagioni più drammatiche nell’alpinismo sul K2 viste attraverso il suo personale sguardo su quello che succede, o che può succedere, ad alta quota, quando il fisico è allo stremo delle forze, la mente perde lucidità e l’imprevisto cambia le carte in tavola. Il suo racconto delinea un mantra incontestabile: in montagna, la vera vittoria è tornare a casa.

Ed Viesturs ha impiegato diciotto anni per raggiungere il suo Sacro Graal: arrivare senza ossigeno in cima a tutti i quattordici Ottomila, decimo uomo al mondo, quinto senza ossigeno, il primo e a oggi unico americano. Il suo motto è «raggiungere la cima è facoltativo, tornare indietro è obbligatorio» e questo spiega perché più di una volta abbia rinunciato al successo anche a poche centinaia di metri dal traguardo. In vetta senza scorciatoie racconta la sua storia: la nascita della passione per la montagna, che lo ha allontanato dalla professione di veterinario; l’esperienza di guida alpina, che gli ha insegnato il valore della sicurezza, per sé e per gli altri; la difficile strada per diventare uno scalatore professionista, lui che si guadagnava da vivere facendo il carpentiere. E, di qui, gli sforzi estenuanti, la preparazione inflessibile, le imprevedibili difficoltà affrontate per conquistare, una per una, le quattordici vette. Compresa l’ultima, l’Annapurna, il suo spettro e la sua nemesi. Un percorso fatto di vittorie, ma anche di errori che gli sono quasi costati la vita, di incontri e personaggi indimenticabili, di soccorsi e salvataggi (alcuni epici come quello sull’Everest nel 1996). Sullo sfondo, la sua filosofia della montagna, improntata a una fortissima responsabilità verso se stesso e i compagni, istinto nel fiutare le situazioni di pericolo estremo, capacità di distinguere il limite che separa il coraggio dalla sconsideratezza, la motivazione dalla follia, la perseveranza dalla cieca ambizione. Una linea impercettibile, sottile come l’aria nella Zona della Morte. E, su quella linea, Ed Viesturs è un maestro.

Simplified Chinese edition of No Shortcuts to the Top: Climbing the World''s 14 Highest Peaks

Não há atalhos para chegar ao topo é um relato inédito e completo de um dos grandes nomes de nosso tempo: Ed Viesturs, o primeiro norte-americano a escalar todas as catorze montanhas com mais de 8.000 metros do mundo. Nesta obra, o alpinista descreve com detalhes os erros fatais cometidos por seus amigos escaladores, bem como os riscos que correu e dos quais escapou por um triz. A obra, que conta com um pós-escrito do autor, fotos pessoais e um rico glossário, é o retrato de um corajoso e devotado pai de família e as crenças que o levaram a essa busca perigosa e admirável. Viesturs narra de maneira surpreendente as aventuras e riscos que ele e seus colegas passaram rumo ao topo de renomadas montanhas como o K2 e o Everest. Embora guiado pela filosofia de que “chegar ao cume é opcional, descer é obrigatório”, Ed expõe também os tristes e emocionantes momentos em que amigos se despedem da vida durante o trajeto.

The Ebola Virus Is Here To Kill You! Be Prepared and Learn The Facts To Prevent It...Before It Gets You!In this world written book, Ed Viestrus goes into detail about the Ebola Virus including topics such as: - The Emergence of the Ebola Virus - Ebola Outbreaks - Transmission of the Ebola Virus Disease - Symptoms of the Disease - Diagnosing the Ebola Virus - Treatment of the Disease - Prevention Against the Ebola Virus Disease - Effects of Ebola - Conditions that are Driving the Spread of Ebola - Guidelines for the Proper Response to the Ebola - Virus Disease - Quarantined for Ebola - What Does This Mean? - The Ebola Scare and the Role of the Media - Stopping the Ebola Virus Disease - The Global Response - The Outlook for Ebola Affected Regions - Threats to Other Countries - Facts about Ebola - Observations to Make - Opportunities to Volunteer - And more! Allow this to be your opportunity to be prepared!

In national bestseller The Mountain, world-renowned climber and bestselling author Ed Viesturs and cowriter David Roberts paint a vivid portrait of obsession, dedication, and human achievement in a true love letter to the world’s highest peak. In The Mountain, veteran world-class climber and bestselling author Ed Viesturs—the only American to have climbed all fourteen of the world’s 8,000-meter peaks—trains his sights on Mount Everest in richly detailed accounts of expeditions that are by turns personal, harrowing, deadly, and inspiring. The highest mountain on earth, Everest remains the ultimate goal for serious high-altitude climbers. Viesturs has gone on eleven expeditions to Everest, spending more than two years of his life on the mountain and reaching the summit seven times. No climber today is better poised to survey Everest’s various ascents—both personal and historic. Viesturs sheds light on the fate of Mallory and Irvine, whose 1924 disappearance just 800 feet from the summit remains one of mountaineering’s greatest mysteries, as well as the multiply tragic last days of Rob Hall and Scott Fischer in 1996, the stuff of which Into Thin Air was made. Informed by the experience of one who has truly been there, The Mountain affords a rare glimpse into that place on earth where Heraclitus’s maxim—“Character is destiny”—is proved time and again.

The bestselling author of The Mountain and No Shortcuts to the Top chronicles his three attempts to climb the world’s tenth-highest and statistically deadliest peak while exploring the dramatic and tragic history of others who have made—or attempted—the ascent. “Viesturs and Roberts have written an exhaustively researched and wonderfully compelling history of the most fascinating and dangerous of the Himalayan giants.”—David Breashers, veteran mountaineer and documentary filmmaker, director of IMAX film Everest As a high school student, Ed Viesturs read and was captivated by the French climber Maurice Herzog’s famous and grisly account of the first ascent of Annapurna in 1950. When he began his own campaign to climb the world’s fourteen highest peaks in the late 1980s, Viesturs looked forward with trepidation to undertaking Annapurna himself. Two failures to summit in 2000 and 2002 made Annapurna his nemesis. His successful 2005 ascent was the triumphant capstone of his climbing quest. In The Will to Climb Viesturs and co-author David Roberts bring the extraordinary challenges of Annapurna to vivid life through edge-of-your-seat accounts of the greatest climbs in the mountain’s history, and of his own failed attempts and eventual success. In the process Viesturs ponders what Annapurna reveals about some of our most fundamental moral and spiritual questions—questions, he believes, that we need to answer to lead our lives well.

Com 8.611 metros, a segunda montanha mais alta do mundo, o K2 desponta na cordilheira do Karakoram, no norte do Paquistão. Os escaladores consideram-no a conquista máxima do montanhismo, e não é sem razão. Quatro vezes mais mortal que o Everest, o K2 tirou a vida de 77 escaladores desde 1954. Em agosto de 2008, onze escaladores morreram em um período de 36 horas no K2 – a pior tragédia em um único evento na história da montanha, e a segunda pior na extensa crônica do montanhismo nas cordilheiras do Himalaia e do Karakoram. Mesmo assim, galgar o cume do K2 continua sendo a maior meta de escaladores do mundo todo. Antes de encarar o desafio que é o K2, Ed Viesturs, um dos grandes montanhistas de altitude de nosso tempo, já o via como o “santo graal do montanhismo”. Nesta obra, Viesturs explora a notável história da montanha e daqueles que tentaram conquistá-la.

A thrilling chronicle of the tragedy-ridden history of climbing the world''s most difficult and unpredictable mountain, by the bestselling authors of The Mountain and No Shortcuts to the Top “Gripping . . . reveals a good deal about the rarefied noble-gonzo world of high-altitude mountaineering.”—The New York Times Ed Viesturs, one of the world''s premier high-altitude mountaineers, explores the remarkable history of K2 and of those who have attempted to conquer it. At the same time, he probes the mountain''s most memorable sagas in order to illustrate lessons about the fundamental questions mountaineering raises—questions of risk, ambition, loyalty to one''s teammates, self-sacrifice, and the price of glory. Viesturs knows the mountain firsthand. He and renowned alpinist Scott Fischer climbed it in 1992 and got caught in an avalanche that sent them sliding to almost certain death before Ed managed to get into a self-arrest position with his ice ax and stop both his fall and Scott''s. Focusing on seven of the mountain''s most dramatic campaigns, from his own troubled ascent to the 2008 tragedy, Viesturs crafts an edge-of-your-seat narrative that climbers and armchair travelers alike will find unforgettably compelling. With photographs from Viesturs''s personal collection and from historical sources, this is the definitive account of the world''s ultimate mountain, and of the lessons that can be gleaned from struggling toward its elusive summit.

NATIONAL BESTSELLER • This gripping and triumphant memoir from the author of The Mountain follows a living legend of extreme mountaineering as he makes his assault on history, one 8,000-meter summit at a time. “From the drama of the peaks, to the struggle of making a living as a professional climber, to the basic how-tos of life at 26,000 feet, No Shortcuts to the Top is fascinating reading.”—Aron Ralston, author of Between a Rock and a Hard Place and subject of the film 127 Hours For eighteen years Ed Viesturs pursued climbing’s holy grail: to stand atop the world’s fourteen 8,000-meter peaks, without the aid of bottled oxygen. But No Shortcuts to the Top is as much about the man who would become the first American to achieve that goal as it is about his stunning quest. As Viesturs recounts the stories of his most harrowing climbs, he reveals a man torn between the flat, safe world he and his loved ones share and the majestic and deadly places where only he can go. A preternaturally cautious climber who once turned back 300 feet from the top of Everest but who would not shrink from a peak (Annapurna) known to claim the life of one climber for every two who reached its summit, Viesturs lives by an unyielding motto, “Reaching the summit is optional. Getting down is mandatory.” It is with this philosophy that he vividly describes fatal errors in judgment made by his fellow climbers as well as a few of his own close calls and gallant rescues. And, for the first time, he details his own pivotal and heroic role in the 1996 Everest disaster made famous in Jon Krakauer’s Into Thin Air. In addition to the raw excitement of Viesturs’s odyssey, No Shortcuts to the Top is leavened with many funny moments revealing the camaraderie between climbers. It is more than the first full account of one of the staggering accomplishments of our time; it is a portrait of a brave and devoted family man and his beliefs that shaped this most perilous and magnificent pursuit.

"I am a Climber, and an Incidental Photographer," writes Ed Viesturs at the start of this stunning expedition to the highest peaks on Earth -- but as the pages that follow prove again and again, his photographs offer a vivid and unique record of a world where few people and fewer cameras ever go. There are fourteen summits on the planet higher than 8,000 meters, and Ed Viesturs has stood on twelve of them, on some more than once. What''s more, he''s conquered each one without supplemental oxygen, a feat that would have been dismissed as impossible mere decades ago. Three times he has mastered two 8,000-meter peaks in less than two weeks: Everest and Lhotse in 1994, Gasherbrum I and II in 1995, then, in 1999, Manaslu and Dhaulagiri. He was on Everest in the fatal season of 1996, where he lost two close friends and assisted in the rescue of some of the shocked survivors -- and then completed his own mission as lead climber of the IMAX Filming Expedition. And yet, Ed Viesturs is no daredevil; he has turned back within a few hundred feet of summits that he feels harbor unsafe conditions.