Most Popular Books by Victor Davis Hanson

La guerra può risolvere dispute, rovesciare tiranni e piegare la traiettoria della civiltà, a volte fino al punto di rottura. Da Troia i poi, ci sono stati molti momenti in cui l''azione bellica si è conclusa con l''annientamento totale, la distruzione di intere civiltà e l''imbarbarimento del tessuto sociale ed economico dei paesi e delle persone, segnando la fine di sistemi politici, culture ed epoche. E poiché, nonostante i cambiamenti avvenuti nei millenni, la natura umana rimane la stessa, ancora oggi le società non sono immuni dall''orrore di una guerra di estinzione. In questo libro il noto storico militare Victor Davis Hanson narra una serie di assedi e saccheggi dall''antichità fino alla conquista del Nuovo Mondo. Nelle storie di Tebe, Cartagine, Costantinopoli e Tenochtitlán, descrive il dramma, la violenza e la follia dei conflitti, mettendo in evidenza da un lato l''ingenuità dei vinti, dall''altro la rabbia con cui i vincitori hanno giustificato i massacri. Una lettura d''obbligo in questo inizio di XXI secolo, segnato più che mai da guerre e odio, un serio invito a tenere a mente la lezione del passato, per non incappare nuovamente nella catastrofe.

America is embroiled in ideological conflict, with the opposing partisan bulwarks of the Left and the Right widening a chasm that threatens the unity of our Republic. The tumult in Washington has radiated into our universities, homes, and relationships -- from constitutional threats; to the imposition on free speech; to a sprawling, unelected administrative state, America is at a tipping point. Fortunately, Encounter''s Broadside and Intelligence series offer indispensable ammunition for intelligent debate on these critical issues of our time. With a staunch allegiance to the truth, these timely essays resurrect 18th-century pamphleteering to take on everything from the failures of the redistribution of wealth, to the twisting of Title IX, to the dangers of the increasingly unchecked media bias. Saving the Republic, a collection of Encounter interventions, is a necessary resource of critical thought and commonsense on how to safeguard the promise of America. Saving the Republic is edited by Roger Kimball with contributions from Jay Cost, Philip Hamburger, Mollie Ziegler Hemingway, David B. Kopel, Greg Lukianoff, Andrew C. McCarthy, Jared Meyer, James Piereson, Claudia Rosett, Avik Roy, Robert L. Shibley, Michael Walsh, and Kevin D. Williamson. Together these authors make the definitive case for liberty and democratic capitalism at a time when they are under siege from the resurgence of collectivist sentiment.

La supremazia dell''Occidente è ormai da secoli un fatto indiscutibile. Ma a cosa è dovuta? Nel tempo sono stati evocati diversi fattori: razziali, tecnologici, di organizzazione economica, politica, morale... Hanson mette insieme tutto questo ma offre anche una sua provocatoria spiegazione: gli occidentali hanno vinto perché sono più bravi a uccidere. Focalizzandosi sull''aspetto militare della civiltà occidentale, Hanson vede nella guerra un momento privilegiato per studiare il carattere di una società. E se un ruolo importante nel costruire la supremazia bellica dell''Occidente lo hanno certo giocato le tecnologie più avanzate e le tattiche più efficaci, il fattore cruciale è stato di natura culturale: gli eserciti delle «democrazie in armi», basati su disciplina e organizzazione, ma anche sulla libertà individuale del cittadino, sulla discussione e sull''inventiva, si sono rivelati più efficaci anche contro armate imponenti di semplici «sudditi» come è accaduto per gli antichi Greci contro gli Imperi orientali. Per indagare le ragioni e i modi di questa millenaria vicenda, Hanson racconta con verve nove celebri battaglie, ciascuna esemplificativa di un particolare aspetto della «guerra occidentale», da quella di Salamina nel 480 a.C. all''offensiva del Tet nel 1968, passando per la conquista del Messico da parte di Cortés e le Midway, fino a giungere ai giorni nostri e a gettare uno sguardo sul nostro futuro.

War can settle disputes, topple tyrants, and bend the trajectory of civilization--sometimes to the breaking point. From Troy to Hiroshima, moments when war has ended in utter annihilation have reverberated through the centuries, signaling the end of political systems, cultures, and epochs. Though much has changed over the millennia, human nature remains the same. Modern societies are not immune from the horror of a war of extinction. In The End of Everything, military historian Victor Davis Hanson narrates a series of sieges and sackings that span the age of antiquity to the conquest of the New World to show how societies descend into barbarism and obliteration. In the stories of Thebes, Carthage, Constantinople, and Tenochtitlan, he depicts war''s drama, violence, and folly. Highlighting the naivete that plagued the vanquished and the wrath that justified mass slaughter, Hanson delivers a sobering call to contemporary readers to heed the lessons of obliteration lest we blunder into catastrophe once again.

Son m ltiples las teor as que tratan de explicar la presencia dominante de la cultura occidental por todo el mundo, desde las que hablan de una superioridad gen tica hasta las que tienen en cuenta un mayor desarrollo tecnol gico. Ahora, el autor aporta un nuevo argumento: los occidentales son m s eficaces; y recrea nueve batallas hist ricas entre ej rcitos occidentales y no occidentales, como la victoria griega de Salamina en el 480 a.C., la conquista de la ciudad de M xico por Cort s en 1521 o la Guerra de Vietnam, y perfila las caracter sticas de los ej rcitos de Occidente Para buscar las claves de su dominio en valores culturales como el individualismo, la disciplina o la capacidad organizativa.

La supériorité militaire de l''Occident, depuis l''Antiquité, semble reposer sur une conception particulière de la guerre et de la mort. Car l''issue d''une guerre ne dépend pas toujours du nombre de combattants, de la connaissance du terrain, ni même de la stratégie des chefs. A l''analyse tactique ou géopolitique, Hanson oppose une théorie quelque peu iconoclaste : la victoire, sur le champ de bataille, tient â la cristallisation de valeurs économiques, politiques et culturelles. Ce sont l''individualisme, la démocratie et le rationalisme qui firent plier, en maints endroits, les armées ennemies. Ce fut aussi l''Occident qui accoucha des conceptions les plus radicales de la guerre : la guerre "juste" ou la guerre d''anéantissement, par exemple. A travers le récit de neuf batailles décisives (Salamine, 480 av J.-C ; Gaugamèles, 331 av. J.-C ; Cannes, 216 av. J -C ; Poitiers, 732 ; Tenochtitlan, 1520-1521 ; Lépante, 1 571 ; Rorke''s Drift, 1 879 ; Midway, 1 942 et Têt, 1 968), Hanson explore les multiples facettes d''une suprématie guerrière inégalée. Profondément polémique, cette histoire de la " supériorité " occidentale permet de lire en filigrane son envers le plus sombre : le cannibalisme politique et religieux des Européens au fil des siècles.