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New Releases by AMITAV GHOSHAMITAV GHOSH is the author of Flood of Fire (2015), Das mohnrote Meer (2013), Un fleuve de fumée (2013), Le pays des marées (2012), Un océan de pavots (2012).
release date: Aug 04, 2015
release date: Apr 23, 2013
release date: Mar 21, 2013
release date: Jul 05, 2012
release date: May 03, 2012
release date: Jan 01, 2012
release date: Sep 27, 2011
release date: Jun 16, 2011
Piya è appena arrivata a Canning, l''ultima fermata per i Sundarban, l'' immenso arcipelago di isole che si stende fra il mare e le pianure del Bengala, dal fiume Hooghly fino alle rive del Meghna in Bangladesh. Secondo la leggenda, l''arcipelago è sorto il giorno in cui la treccia del dio Shiva si è disfatta, e i suoi capelli bagnati si sono sciolti in un immenso e intricato groviglio. E, in effetti, a chi da Canning giunga fino a Lusibari, il più lontano dei lembi di terra abitati dei Sundarban, le isole sembrano davvero migliaia di ciocche arruffate, o fili smarriti del tessuto dell''India, frange sbrindellate del suo sari. Piya, giovane biologa marina nata nel Bengala ma cresciuta negli Stati Uniti, è arrivata in questo groviglio di fiumi e foreste per trascorrere, come le accade da tempo ormai, lunghe ore su barche instabili sotto il cielo rovente, a scandagliare la superficie dell''acqua alla ricerca di qualche delfino o di qualche altra specie rara di mammifero. Sull''Irrawaddy, però, sul Mekong o sul Mahakam, sui corsi d''acqua di mezzo mondo, si sentiva protetta dalla sua inequivocabile estraneità, dai suoi capelli neri corti, dalla sua pelle scura, dal suo viso lungo e sottile, dai suoi delicati lineamenti di giovane donna indiana. Qui, in un posto in cui si sente più straniera che altrove, Piya sa che il suo aspetto la priva di ogni protezione. Per Kanai Dutt, invece, l''interprete diretto a Lusibari per decifrare un misterioso diario lasciato da suo zio, l''uomo che nell''inclinazione del capo e nell''ampiezza dei gesti rivela una pacata, ferma sicurezza, questo luogo in cui le foreste di mangrovia ricoprono un''isola intera nell''arco di pochi anni, e ogni anno decine di persone muoiono nell''abbraccio di quel fogliame inestricabile, uccise da tigri, serpenti e coccodrilli, è soltanto un paesaggio dove poter sfoggiare l''a gilità e la prontezza del viaggiatore capace istintivamente di cogliere l''attimo. Solo per Fokir, il pescatore, i Sundarban sono il mondo, l''unico mondo noto. A bordo della sua barca, fatta di canne, foglie di bambù e assi di legno malconce, Fokir conosce ogni angolo di quest''universo sorto dal disfarsi della treccia di Shiva, dove non non esistono confini tra acqua dolce e salata, fiume e mare, e ogni giorno le maree ricoprono la terra e foreste intere scompaiono. Attorno a questi tre straordinari personaggi - Piya, la studiosa attratta dalla potenza magica della natura, Kanai, l''interprete che incarna la razionalità occidentale, Fokir, il pescatore che attinge alla millenaria sapienza pratica dell''Oriente - e al racconto dell''avventura che li terrà insieme fino alla fine, Ghosh costruisce, con Il paese delle maree, un romanzo epico in cui ridà voce all''eterno conflitto tra uomo e natura, libertà e destino, mito e ragione.
release date: Apr 19, 2011
release date: Feb 27, 2011
release date: Feb 23, 2011
È il marzo del 1838 e la Ibis, una magnifica goletta a due alberi che, con la vela di maestra e le vele di prora ben tese sembra un uccello dalle grandi ali bianche, è appena arrivata al largo dell''isola di Ganga-Sagar dove il Gange sfocia nel Golfo del Bengala. Dalla nave si scorgono soltanto le sponde fangose dell''isola e i boschi di mangrovie, ma all''interno entrambe le rive del sacro fiume sono già coperte, per chilometri e chilometri, da folte distese di petali rossi, campi sterminati di papaveri. Per quei petali la Ibis è lì, alla foce del Gange, destinata dalla «Benjamin Brightwell Burnham», la compagnia inglese proprietaria, a uno dei traffici più lucrosi dell''Impero britannico: il commercio di «delinquenti e stupefacenti» o, secondo una più elegante espressione, di «oppio e coolie». Il momento, infatti, è eccellente per partecipare alle aste doppio della Compagnia delle Indie orientali e al trasporto di predoni, briganti, criminali, ribelli, cacciatori di teste e teppisti d''ogni razza e genere sulle varie isole-prigione dell''Impero sparse nell''Oceano Indiano. A bordo della Ibis vi è la ciurma più incredibile che si possa incontrare in tutte le acque del Pacifico: un gruppo di lascari, i leggendari marinai cinesi e africani, arabi e malesi, bengalesi e tamil, insomma appartenenti a tutte le razze possibili e immaginabili, che parlano un lingua tutta loro, non hanno altro abito che una striscia di cambrì da avvolgere intorno ai fianchi e vanno in giro scalzi da quando sono nati. A guidarli è un personaggio dall''aspetto formidabile, con una faccia che susciterebbe l''invidia di Gengis Khan: magra, lunga e sottile, con occhi irrequieti e un paio di baffi piumati che gli scendono fino al mento. Nel suo avventuroso viaggio, la Ibis reca a bordo un''umanità davvero straordinaria: il figlio di una schiava liberata del Maryland dalla carnagione color avorio antico; un raja in rovina, il cui viso lungo, scarno e triste esprime esemplarmente il tramonto della vecchia India; una vedova dagli occhi privi di colore che non esita a infrangere i sacri riti della tradizione hindu; un uomo che vuole erigere un tempio alla donna che ha amato e che rivive ora in lui. Mano a mano che i legami con le origini si affievoliscono e i contorni delle vite precedenti sbiadiscono, tutti, sulla Ibis, equipaggio e passeggeri, cominciano a sentirsi «fratelli di navigazione», uniti da una comunanza che oltrepassa continenti, razze e generazioni. Primo libro di una trilogia dedicata alla nascita dell''India moderna, il paese sorto, appunto, da una delle più straordinarie mescolanze di etnie e culture, Mare di papaveri si annuncia come il primo tassello dell''opera della vita di Amitav Ghosh, un''opera che, per forza e ambizione, può rappresentare per l''India moderna quello che libri come Moby Dick hanno rappresentato per l''America: la simbolica narrazione dell''origine di una civiltà nuova sorta dall''incontro-scontro di mondi opposti.
release date: Jun 22, 2010
release date: Jan 01, 2010
Dancing In Cambodia & Other Essays
release date: Jan 01, 2010
release date: Sep 29, 2009
Sea of Poppies Signed Copies
release date: May 01, 2008
release date: Jan 01, 2005
release date: Jan 01, 2004
release date: Jan 01, 2003
release date: Jan 01, 2002
release date: Jan 01, 2002
release date: Apr 01, 2001
release date: Jan 01, 1999
release date: Jan 01, 1999
Dancing in Cambodia, at Large in Burma
release date: Jan 01, 1998
release date: Jan 01, 1994
release date: Jan 01, 1992
release date: Jan 01, 1992
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